Tempo di vacanze…tempo che rallenta, si dilata, si trasforma e si fa lieve. Tempo in cui finalmente ci si può concedere pause, allenamenti più lunghi, spazi per coltivare le proprie passioni. Tempo per leggere…per scrivere… e per soffermarsi su quelle pagine dei quotidiani che solitamente vengono sempre “snobbate”.
E’ così che scopro, ovvero riscopro, le righe di una rubrica antica, che si evolve nel tempo, che rimane sempre la stessa, nella quale ogni volta trovo stimoli nuovi. Chi segue Gramellini e i suoi CUORI ALLO SPECCHIO sa di cosa parlo…In uno dei suoi “dialoghi con l’angelo custode” di agosto si usa la similitudine dei maratoneti e nel mezzo della risposta di Filèmone a Giò, leggo:
“Ci sono molti modi per firmare una tregua con il cervello, alcuni leciti altri meno, eppure tutti si chiamano nello stesso modo “viaggi”. Si esce dalla propria realtà e si va dentro un altrove, in cerca di..[…].si può uscire da se stessi..[…] con un paio di scarpe da ginnastica ai piedi. Mi hanno sempre affascinato i maratoneti. Ogni loro corsa è un viaggio, durante il quale incontreranno culmini di onnipotenza e strapiombi di difficoltà. Per ogni maratoneta c’è sempre un chilometro di piombo in agguato. Quando i pensieri si appesantiscono insieme alle gambe e la mente si rifiuta di continuare a sopportare il dolore e vorrebbe soltanto fermarsi al bordo della strada. E’ al fondo di quel chilometro che si sceglie se arrendersi o avanzare. La crisi non è ancora passata e nessuno può dire se e quando finirà. Ma il maratoneta fa una scommessa con il proprio destino e decide di rinviare la resa di un altro metro, e poi di un altro ancora: finché le gambe ricominceranno a respirare un’aria più leggera. Tornato a casa scoprirà di non essere più lo stesso. Quel chilometro di piombo lo ha trasformato. Gli ha insegnato a oltrepassare la paura e adesso nulla potrà più spaventarlo.”
Bhè, anche il resto della lettera è molto bella…vi consiglio di leggerla!
Lella